La prima acciaieria al mondo fu fondata dall’azienda Mannesmann nel 1852 e fu chiamata laminatoio Mannesmann. Il laminatoio fu progettato e costruito da Julius Mannesmann, utilizzava due cilindri orizzontali per laminare lingotti caldi di acciaio a basso tenore di carbonio che venivano poi tagliati in fogli più piccoli per la successiva lavorazione.

All’epoca l’attività principale dell’azienda era la produzione di chiodi, che richiedeva materie prime in grandi quantità. Il laminatoio facilitava la produzione di questo materiale grazie al suo design compatto e all’elevata capacità produttiva. Ma non si trattava solo di un’idea intelligente: anche il prototipo si dimostrò estremamente efficace. Il primo ciclo di produzione ha richiesto solo sei ore invece di un giorno intero, consentendo all’azienda di produrre 2.000 tonnellate di chiodi all’anno invece di una tonnellata.

Il laminatoio Mannesmann in funzione

La produzione del laminatoio iniziò il 25 febbraio 1852, fu costruito presso lo stabilimento Bürgeler Hof-Mannesmann di Niedergrüningen, una piccola città vicino alla ferrovia Hannover-Würselen. Il laminatoio utilizzava due lunghi rulli per laminare lingotti caldi di acciaio a basso tenore di carbonio e poi tagliarli in fogli più piccoli.

Il primo ciclo di produzione ha richiesto solo sei ore, invece di un giorno intero, perché la linea di produzione è stata progettata per un’elevata produttività, dal laminatoio alla linea di taglio e alla linea di cesoiatura. Nel frattempo, Mannesmann fornì l’acciaio per la costruzione della nuova linea ferroviaria tra Hannover e Würselen. Il primo chiodo fu prodotto l’8 marzo 1852, più di due mesi prima dell’inaugurazione della ferrovia.

Lo sviluppo del laminatoio Mannesmann

L’industrializzazione della Germania e la crescente domanda di acciaio portarono a una rapida crescita dell’azienda Mannesmann negli anni ’60 del XIX secolo, quando Julius Mannesmann divenne una società per azioni. Alla fine del XIX secolo, l’azienda ampliò la sua produzione dai chiodi alla produzione di fili, cavi e macchinari per l’industria mineraria, compresi i motori a vapore. La produzione di acciaio per l’industria automobilistica iniziò nel 1896.

Dopo la Prima Guerra Mondiale e la crisi economica degli anni Venti, le attività dell’azienda furono fortemente limitate. Con l’ascesa del nazismo e il successivo cambio di governo nel 1933, molti dipendenti ebrei persero il lavoro e l’azienda fu nazionalizzata nel 1935.

L’impianto moderno

Negli anni ’50, l’azienda installò una linea di colata continua e un nuovo laminatoio con una capacità di 1,5 milioni di tonnellate all’anno. Il vecchio laminatoio, con una capacità di 1,2 milioni di tonnellate all’anno e il processo produttivo originale, fu chiuso. Il nuovo capannone di produzione è stato costruito sul terreno dell’impianto originale di Niedergrüningen per preservare gli edifici.

Il laminatoio è ancora oggi in funzione e negli anni ’90, l’impianto è stato modernizzato ed è stata aggiunta una nuova linea di rivestimento. Nel frattempo, il laminatoio è stato sottoposto a diversi lavori di ristrutturazione e ammodernamento, tra cui nuovi sistemi di ventilazione e antincendio e una nuova linea di seghe.

Mannesmann è impegnata nell’uso sostenibile dell’energia e delle risorse, l’azienda mira a sviluppare metodi di produzione più ecologici. Il moderno stabilimento di Niedergrüningen utilizza energia idroelettrica e aria compressa proveniente da rifiuti industriali per alimentare il processo produttivo e ridurre i costi energetici dell’azienda.

I vantaggi del laminatoio Mannesmann per il Paese e l’industria

Il laminatoio Mannesmann offre un metodo di produzione conveniente, efficiente ed ecologico per l’acciaio a basso tenore di carbonio. L’acciaio a basso tenore di carbonio prodotto dal laminatoio Mannesmann viene utilizzato per la costruzione di edifici e mezzi di trasporto, per le ferrovie, per le parti di automobili e per la produzione di energia elettrica.

Il laminatoio produce circa 3 milioni di tonnellate di acciaio all’anno; circa un terzo di questa quantità viene utilizzata a livello locale, mentre il resto viene esportato in altri Paesi e contribuisce in modo significativo all’economia nazionale: impiega più di 1.000 persone e contribuisce all’economia tedesca per oltre 240 milioni di euro all’anno.